Storia

Nei primi del 1900 si incominciò a praticare il gioco del calcio a Gaeta grazie ad alcuni giovani locali, che appresero le regole da marinai inglesi.

Nel 1920, sull’onda dell’entusiasmo del nuovo gioco, nacque la prima società calcistica cittadina, l’Ardisci e spera.

Poco più di dieci anni dopo, il 19 gennaio 1931, dalle sue ceneri nacque l’“Associazione Calcio Aquilotti”, che poco dopo cambio denominazione in “Polisportiva Gaeta”, che, da sempre, rappresenta la principale società calcistica della città di Gaeta.

Nel suo primo anno di fondazione la Polisportiva Gaeta non partecipò a nessun campionato, ma disputò alcune partite amichevoli; nella stagione 1932-33 prenderà parte al Campionato giovanile regionale denominato “ULIC”, utilizzando la sua prima divisa ufficiale con i colori sociali della Città, a strisce biancorosse verticali.

Nel 1933 primo grande match per la Polisportiva Gaeta che affrontò il Napoli, classificatosi nel campionato precedente al terzo posto in serie “A”. La partita fu vinta per 2-1 dai partenopei.

Nella stagione 1938-39, al termine di una trionfale stagione il gaeta approda, unica squadra della provincia di Littoria, nel campionato di Prima Divisione, quarta serie assoluta dell’epoca.

E’ la grande squadra di Colavolpe, RIciniello. Scarpato, Perugini. Purtroppo solo la guerra impedisce alla società, lanciata verso grandi traguardi, di conquistare la serie C.

A metà del campionato 1940-41, a causa della chiamata alle armi dei suoi migliori giocatori e delle scarse risorse economiche, il gaeta si rititra dal campionato.

Il dopoguerra inizia all’insegna dell’esordio in prima squadra di Peppino Nuoto, che grazie all’esperienza con la squadra biancorossa aproda in serie a con la Lucchese e l’Atalanta all’inizio degli anni 50. Dopo diversi campionati anonimi nella massima categoria regionale, il Gaeta all’inizio degli ani 60 sprofonda nella Seconda categoria, dove ottiene un grande successo nella stagione 1965-66, quando la Polisportiva ottenne il prestigioso record di venti vittorie consecutive, andando così alla ribalta delle cronache sportive nazionali, compresa la Domenica Sportiva.

I primi anni ’70, grazie alla presenza in panchina di Ermete Patriarca, tecnico della Nazionale Militare, furono molti intensi: la squadra, infatti, affrontò una serie di amichevoli con società calcistiche di spessore; si annoverano incontri proprio con la Nazionale Militare, il Napoli, il Verona, il Torino, la Roma di Herrera. Proprio nel 1971-72, l’allora estremo difensore Ermanno Martelli, stabilì il massimo record di imbattibilità per un portiere gaetano, rimanendo “inviolato” esattamente per 1221 minuti.

Una delle sue prestazioni migliori in amichevole con squadre professionistiche la Polisportiva Gaeta la sfoggiò nell’anno 1973, quando riuscì ad ottenere uno storico pareggio per 2-2 in un’amichevole con il Napoli.

Nell’annata 1974-75 la Polisportiva Gaeta sfiorò l’impresa di approdare alle semifinali di Coppa Italia Dilettanti, venendo eliminata ai quarti in un duro match con l’Angri; stessa sorte, sempre nei quarti di finale, nel 1977 contro l’Assisi.

Al termine di un campionato molto travagliato, il Gaeta retrocede in prima categoria. Ma dopo due soli anni di purgatorio, i giocatori di mister Franco Albano centrano una storica doppietta e vincono consecutivamente campionato di prima categoria e di promozione, approdando trionfalmente in Serie D nella stagione 1981-82. Sarà un campionato indimenticabile, nel quale il Gaeta arriverà a sfiorare nuovamente il sogno della Serie C, battendo fior di squadroni e tra questi anche il Formia, contro il quale i biancorossi vincono entrambi derby per 1-0 e 2-0.

La serie D dura 4 anni, nel 1985-86 si torna in promozione e dopo 3 campionati di ottimo livello la situazione precipita nuovamente: ancora retrocessioni e rischio di scomparire dalla scena sportiva laziale molto concreto, proprio alla vigilia dell’inizio degli anni 90. Stavolta è la famiglia Bruschi a salvare la società sull’orlo del baratro, riportandola in eccellenza dopo tanti anni di anonimato.

All’inizio degli anni 2000 il Gaeta è formato soprattutto da giovani locali, bravi e volenterosi, che compiono il loro capolavoro nella stagione 2004-2005 quando, agli ordini del mister Mario Caneschi, grande ex giocatore biancorosso, il 28 maggio 2005 conquistano il primo trofeo ufficiale della società, la Coppa Italia regionale di Promozione, battendo ai rigori il Boville, anche grazie al sostegno e al calore dei tifosi gaetani arrivati in massa a Roma per partecipare al match giocato nel glorioso Stadio Flaminio.

Di diritto la società venne iscritta al Campionato di Eccellenza 2005/2006.
Finalmente il 28 maggio 2005 la Polisportiva Gaeta mise in bacheca il suo primo trofeo ufficiale, la Coppa Italia regionale di Promozione, battendo ai rigori il Boville anche grazie al sostegno e al calore dei tifosi gaetani arrivati in massa a Roma per partecipare al match dello Stadio Flaminio.

Di diritto la società venne iscritta al Campionato di Eccellenza 2005/2006.

Gli anni che verranno, grazie anche all’avvento alla Presidenza dell’imprenditore Damiano Magliozzi, saranno vissuti da protagonisti: la neopromossa Polisportiva Gaeta infatti, si piazza al sesto posto, scrollandosi di dosso il peso della matricola e sfoggiando prestazioni convincenti su tutti i campi.

Nell’annata successiva la società si conferma protagonista di vertice, conquistando il terzo posto ma perdendo sul filo di lana un campionato molto discusso, dopo aver strapazzato al Riciniello coni gol del bomber Nilo Santucci sia la Lupa Frascati che la Cynthia Genzano, che saliranno in Serie D.


Il campionato 2007-2008 rappresenta l’anno della consacrazione; la Polisportiva Gaeta infatti vince meritatamente il campionato di Eccellenza approdando così, dopo 23 anni, al campionato di serie D, trascinata dalle 28 reti dell’infallibile Santucci e da un pubblico di categoria superiore.

Nella stagione 2008-2009 la Polisportiva viene inserita nel girone G dell’ostico girone laziale-sardo, disputando un ottimo campionato, e pur essendo una matricola, finisce il suo torneo con un ottimo quarto posto, che le permetterà di disputare i play off uscendo però sconfitta dal “Rocchi” di Viterbo per 2-1.

Il Campionato 2009-2010 è l’anno dell’addio dell’amato bomber Santucci che approda al Latina, ma la Polisportiva Gaeta tessera tra le proprie fila calciatori del calibro del funambolico trequartista Flavio Marzullo che segnerà 13 reti (molte delle quali da cineteca), del centravanti Giuseppe Gambino, autore di 21 reti, e di uno dei più forti difensori che abbiano mai vestito la casacca biancorossa, Ivan Speranza. La squadra gaetana venne inserita nello stesso girone G dell’anno precedente, ma quell’anno, troverà sulla sua strada i cugini del Fondi, con i quali il Gaeta pareggiò entrambe le partite per 1-1. Proprio il Fondi vinse il campionato con 64 punti, alle sue spalle il Gaeta fermo a quota 60, si dovette accontentarsi, ancora una volta, di inseguire la promozione attraverso l’arduo percorso dei play off, avendo però il vantaggio di disputare tra le mura amiche lo scontro con il Selargius, che violò il fortino Riciniello rifilando alla Polisportiva Gaeta un inaspettato 1-2.

Il campionato 2010-2011 ci ha visto inseriti nel girone H, in compagnia di nobili decadute come Nardò e Casarano. Girone di ferro in cui stupisce la presenza di sole due Laziali, Gaeta e Boville; i Biancorossi al termine della stagione sono stati definiti, da tutti gli addetti ai lavori, come la miglior squadra del torneo. La coppia Calabuig- Speranza risulta un muro invalicabile per gli attacchi avversari, e ha finito per essere la migliore difesa di tutta la serie D con soli 18 gol incassati, di cui 7 al “Riciniello”. Il campionato è termintato con un Gaeta piazzato ancora una volta nelle posizioni che contano; infatti, grazie ai 67 punti conquistati, è passata ai play off come terza classificata, alle spalle di Arzanese e Pomigliano. Al Riciniello stavolta è arrivato il Nardò che incredibilmente alla fine dei primi 45′ risultava in vantaggio di 2 reti. Il pubblico ammutolito si è scaldato solo 3 minuti dopo l’intervallo grazie al La Cava che ha accorciato le distanze, sono seguiti prima il pareggio, poi l’incredibile sorpasso ad opera di Emma che ha fatto esplodere una città intera accorsa in massa allo stadio. Purtroppo la finale Play Off è appannaggio del Pomigliano che, visto il miglior piazzamento in campionato, ha giocato la gara tra le mura amiche superando il Biancorossi per 3-1.

L’annata 2011-2012 è iniziata con il cambio al vertice societario: Magliozzi ha salutato dopo anni esaltanti e il calcio a Gaeta ha perso quota. La società inserita ancora nel girone H, ha vissuto una delle sue annate più turbolente e difficili, con continui ribaltoni societari e tecnici che si sono conclusi salutando il campionato di serie D come fanalino di coda.

Sono seguiti momenti drammatici al “Riciniello” in cui la gloriosa società Gaetana, con ormai ben 82 anni di storia alle spalle, ha rischiato di fallire affossata dai debiti accumulati negli anni passati; solo l’intervento dell’attuale Presidente Mario Belalba e della famiglia Ciccariello, proprietaria dell’omonima e famosa azienda vinicola, hanno scongiurato dapprima la temuta fusione con gli storici cugini rivali del Formia, poi il fallimento.

Attualmente la Polisportiva Gaeta 1931 è regolarmente iscritta al Campionato di Eccellenza Laziale girone “B”

Noi siamo il Gaeta, l’orgoglio non muore mai … la storia continua.